Della Sartoria L’Orlando Furioso colpisce subito una frase che, nella sua semplicità, potrebbe riassumere tutto il progetto di questo atelier/laboratorio nascosto agli occhi meno vigili:
Social Fashion for Social Innovation
L’Orlando Furioso nasce nel 2004 da un’idea innovativa della cooperativa Altra Mente che da anni si occupa di disagio sociale, in particolare in riferimento alle patologie psichiatriche. Grazie al laboratorio di sartoria, comprendente anche un piccolo atelier in Via Le Chiuse 6 a Torino, si cerca di svolgere un percorso riabilitativo e di reinserimento nel sociale, tramite una formazione pre-professionale, di donne che hanno, o hanno avuto, difficoltà psichiche ed emotive.
Entrando nell’ampio spazio dedicato alla sartoria, si viene subito accolti da un’atmosfera calda e familiare che permette di curiosare indisturbati tra i capi della collezione A/I 2013-2014, da poco presentata al pubblico. L’attenzione può ricadere su un capo spalla o su abito da sposa della nuova linea ispirata alle cinque romantiche protagoniste dell’Orlando Furioso di Ariosto, ci si può incantare di fronte ai capi mignon del “Furiosetto”, la linea pensata per i bimbi, o di fronte agli accessori in materiali eco compatibili, si può, infine, perdere la testa per una delle piante dell’Orlando Fiorito, l’altro progetto di recupero della cooperativa Altra Mente.
La sartoria non propone unicamente delle linee di abbigliamento ma prevede anche la realizzazione di capi su misura e di riparazioni sartoriali, dal semplice orlo di un pantalone al donare nuova vita ai vecchi abiti. Il concetto di riparare un capo, recuperare una stoffa, disfare il proprio lavoro per correggere, senza però distruggere fa parte del progetto di “recupero” sociale.
“Cucire, scucire e ricucire è ciò che spesso accade nella vita di ognuno di noi” perché quando si sta bene tutto è semplice e nulla ci turba, tuttavia ci sono momenti della vita in cui la depressione o altre malattie ad essa collegate possono sconvolgere ogni equilibrio.
Invece, il contesto del laboratorio, che si scorge alle spalle dell’atelier, è completamente femminile e rimanda alle tradizioni: si cuce attorno a un tavolo, distogliendo il pensiero dai problemi, concentrandosi in un compito pratico e scoprendo nuove persone che possono aver vissuto le stesse esperienze. Le donne sono affiancate da personale professionale, come le sarte, e aiutate dalla presenza di una psicologa per essere in grado di reinvestire sul loro futuro.
Si crea tutte insieme, si usano le mani: mani che cuciono, mani che riparano, mani che tagliano, mani che scelgono, mani che si esprimono.. mani da cui nasce sempre qualcosa!
Per le foto si ringrazia Chiara Girivetto di The Fashion Suburbs. Per l’ospitalità e la gentilezza si ringrazia la Sartoria L’Orlando Furioso, tutte le collaboratrici e la società Giusti Eventi.
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Via Le Chiuse 6
Torino
011 4376978
info@lorlandofurioso.it
About Elisa Raimondo
Architetta ossessionata dal perfezionismo e affetta da organizzazione compulsiva. La sua vita è un incastro di impegni e passioni: tra scout, India, canto e, ovviamente, moda, si ritrova sempre a correre per Torino. “5 minuti e arrivo!”
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3 Comments on Sartoria L’Orlando Furioso: un progetto per ricucire e poter sempre ripartire!
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[…] ricordate quando abbiamo parlato della Sartoria l’Orlando Furioso sul nostro blog? Una sfilata super fashion per iniziare bene il mese e non sentirsi troppo lontani da Milano quando […]
Mi ha colpito molto la metafora delle riparazioni sartoriali che vengono effettuate da (e su) donne che hanno, o hanno avuto, difficoltà psichiche ed emotive. L’idea della Social Fashion per la social innovation è strabiliante e dovrebbe rappresentare un modello anche per altre imprese. Basta fare marketing, è arrivato il momento di fare societing!
Grazie mille per il commento Davide. Mi trovi perfettamente d’accordo su tutto, soprattutto sull’ultima affermazione! 🙂