Portone Del Diavolo Torino

Alla scoperta della Torino magica: luoghi, storia, tour e itinerari.Se volete scoprire questo lato meno conosciuto della città sabauda, venite con me in questo viaggio tra i segreti più reconditi della città.Torino, da capitale d’Italia a ‘città dimenticata’ o comunque poco considerata come meta turistica, forse perché negli anni che vanno dagli anni ’60 alla fine degli anni ’80 ha vissuto un periodo di ‘buio’.Sono state le Olimpiadi invernali del 2006 a ridarle luce e a riportare, nel tempo, turisti nazionali e viaggiatori internazionali, inseguiti anche dal New York Times che nel 2016 ha indicato Torino come città da visitare in Italia.In questo articolo cerco di raccontarvi tutto quello che c’è da sapere su Torino Magica: dalle sue leggende, ai luoghi e alla storia, per finire con i migliori tour per scoprire i suoi segreti e la sua magia.1 – Torino Magica Tour 2 – Perché Torino Magica? 3 – Torino Magica: l’origine egizia, tra storia e leggenda 4 – Luoghi e itinerari della Torino Magica 5 – I personaggi della Torino Magica 6 – Libri sulla Torino Magica.1 – Torino Magica Tour.Se siete arrivati qui, probabilmente la prima cosa che vi interessa sapere è quali sono i tour della Torino Magica.Dato che se continuate a leggere sarete probabilmente viziati sulle cose che vedrete (magari preferite non saperlo prima) ho deciso di elencarvele prima che continuiate a leggere.Tenete presente che il primo è l’unico e originale tour della Torino Magica e potete trovarlo presso diversi rivenditori (ma il tour è lo stesso).ATTENZIONE: i tour si svolgono a piedi in sicurezza, in piccoli gruppi, con Protocolli Certificati e nel rispetto del distanziamento interpersonale richiesto per la COVID-19.TOUR TORINO MAGICA (L’ORIGINALE)Questo è il tour della Torino Magica per eccellenza, l’unico, l’originale.Il tour è sempre organizzato e gestito da Somewhere Tour & Events ed è il primo e originale tour della Torino Magica.La prenotazione è facilissima online e ci sono tantissimi posti dove poterlo acquistare:Potete acquistare il MAGIC TURIN TOUR qui come ho fatto io (leggete la mia recensione completa su State) in alternativa potete anche trovarlo QUI o addirittura QUI (il prezzo è sempre lo stesso – 25 euro).Ho prenotato con Civitatis perché, a differenza del sito ufficiale di Somewhere (che non accettava nemmeno la mia carta di credito, non so perché), mi ha permesso di pagare con Paypal e ci sono voluti 5 secondi per effettuare la prenotazione.Una volta effettuata la prenotazione, ho ricevuto un voucher da scaricare sul telefono o da mostrare all’inizio del tour:Il tour è un intrigante itinerario tra volti inquietanti, enigmi massonici e simboli esoterici che prende vita attraverso il mistero della Porta del Diavolo, i draghi fantasma, la leggenda delle grotte alchemiche, per culminare nel mistero dei Dioscuri, sotto l’occhio vigile dei fantasmi più famosi.Non vi darò tutto l’itinerario della Torino Magica, ma solo un estratto per rendervi più o meno consapevoli di come si svolge.Tenete presente che, scegliendo di percorrerlo da soli, vi perderete molte ‘chicche’ che solo una guida può raccontarvi, come la simbologia della Massoneria.Si parte da Piazza Statuto e si va alla scoperta di come le ‘tenebre’ siano arrivate in città.Si percorre poi via Garibaldi, la direzione che porta al ‘bene’ e si osservano alcuni edifici che contrastano le forze del male: da un lato il Rondò della Forca e piazza dei roghi, sede dell’Inquisizione, dall’altro le Fondazioni religiose di aiuto ai carcerati e agli orfani.Si prosegue con una ‘caccia’ ai simboli della massoneria.Proseguiamo in piazza San Carlo osservando alcuni edifici (di cui la guida vi racconterà la storia e alcune ‘porte’ molto interessanti).Da piazza San Carlo ci si dirige poi verso via Roma (dal 1930) e infine piazza Castello dove due personaggi vi racconteranno una storia molto interessante e un po’ macabra sul Senato.Insomma, durante questo itinerario scoprirete le due anime di Torino (quella della magia bianca e quella della magia nera) dove spaventosi mostri di pietra, palazzi dall’architettura sinistra e statue insolite sorgevano accanto a luoghi simbolo del Bene come il Duomo e la Sacra Sindone.- >> Per saperne di più sul tour della Torino magica CLICCA QUI.TOUR DELLA TORINO SOTTERRANEA.Anche se questo tour non è, a differenza del precedente, strettamente legato alla Torino magica, è comunque un tour molto bello in cui si parla di segreti e misteri e non posso che consigliarlo.Infatti, molte città hanno segreti e leggende e certamente Torino non fa eccezione. Con questo tour partirete alla scoperta di quattro gallerie sotterranee di Torino attraversando i tunnel che si snodano sotto la superficie della città.Attenzione: il tour non è consigliato a chi soffre di claustrofobia, mentre per gli altri sarà una serata indimenticabile!- >> Per saperne di più sul tour di Torino sotterranea CLICCA QUI.2 – Perché Torino città magica?Se chiedete a un torinese che corre casualmente (i torinesi corrono anche quando camminano) probabilmente vi risponderà ‘perché far parte del triangolo magico’, senza specificare di quale triangolo stiamo parlando e cosa sia il ‘triangolo magico’.Per inciso, i triangoli sono due: quello della ‘magia bianca’, condiviso con Lione e Praga; quello della ‘magia nera’, insieme a Londra e San Francisco.Subito, però, è chiaro che la magia non si riferisce a un aspetto romantico (la magia di un tramonto, anche se poi se ne formano di struggenti), a un’atmosfera particolare (allusiva o suggestiva).La magia di Torino si riferisce proprio alla ‘magia’ in senso stretto, ovvero a tutte quelle pratiche che riguardano le arti ‘occulte’.Ma perché Torino? Andiamo a scoprirlo insieme.3 – Torino Magica: l’origine egizia, tra storia e leggenda.Una delle leggende della tradizione esoterica narra che il principe egizio Iw Ra Danit, nel 1500 a.C., in contrasto con i sacerdoti dell’epoca, lasciò l’Egitto attraversando il Mediterraneo e giunse dove il Po attraversava la Dora e vide un bellissimo toro che si abbeverava e quindi decise di costruire una città dedicata al Dio ‘toro’.Il toro era considerato divino fin dai tempi di Memphis e così è rimasto nella memoria dei cittadini. Il toro divenne ufficialmente il simbolo della città nel 1687.I Savoia.Ai Savoia si deve questa ‘tradizione esoterica’: cultori del pensiero magico e profondi conoscitori della cultura dell’Antico Nilo.Secondo lo storico delle religioni – Massimo Introvigne – i Savoia fin dal 1500 cercarono di accreditarsi tra le case reali, come discendenti dei faraoni egiziani.La costruzione della Reggia sabauda è tale che – se si uniscono delle linee immaginarie – esse formano una stella a cinque punte, simbolo dell’esoterismo.Gli scandali legati alla magia.Si dice che la bella Maria Cristina di Francia (moglie di Vittorio Amedeo I) abbia fatto costruire delle cantine sotterranee nel suo palazzo, il Castello del Valentino, per studiare l’alchimia.La leggenda vuole che la duchessa usasse il palazzo per intrattenere i suoi amanti, che poi faceva sparire e – si dice – che i fantasmi si aggirino ancora nei sotterranei.Non solo, si dice che sotto il letto del Po abbia costruito un passaggio per raggiungere la sua alcova ‘la Vigna Reale’ dove incontrava il suo amante preferito, Filippo d’Aglié (musicista e poeta di corte).La leggenda delle grotte alchemiche.Si dice che Emanuele Filiberto abbia utilizzato una delle Grotte Alchemiche che si trovavano nei sotterranei di Palazzo Reale. Erano abbastanza larghe da permettere il passaggio di una carrozza fino al Castello di Rivoli.La costruzione di queste grotte viene fatta risalire tra il ‘300 e il ‘400, ma non ci sono prove della loro effettiva esistenza.La ‘porta d’accesso’ è indicata nel punto in cui sorge la Fontana delle Nereidi e si dice che fare il giro della fontana per tre volte porti fortuna.Ipotizzando l’esistenza di queste grotte, una seconda grotta si troverebbe in piazza Castello, ai piedi di via Garibaldi. Si dice anche che questo tunnel – costruito per scopi strategici – raggiungesse la Gran Madre di Dio (passando sotto il Po).La terza grotta è quella avvolta dal mistero più grande: la custodia della ‘pietra filosofale’. Forse è per questo che non è mai stata trovata.Secondo la leggenda, chi avesse trovato la ‘pietra filosofale’ avrebbe ottenuto tre poteri: produrre l’elisir di lunga vita, conoscere il passato e il futuro e trasformare tutti i metalli in oro.Chiunque avesse trovato la grotta avrebbe corso il rischio di perdersi in un’altra dimensione!4 – I luoghi della Torino magica.1 – I Draghi di Piazza Statuto.Risale al 1872 il monumento di Piazza Statuto, realizzato con pietre del Frejus e costruito in un luogo dove – in epoca romana – si trovava una grande necropoli.Ci sono diverse figure in questo monumento, ma quello che colpisce è l’angelo nero che fa la guardia ai morti, con lo sguardo rivolto verso la terra, dove si dice che si entri negli Inferi.La piazza è circondata da luoghi che sono stati teatro di eventi propiziatori: l’incendio del Cinema Statuto nel 1983, e poco più avanti il Rondò della Forca dove tra il 1835 e il 1853 furono eseguite le condanne a morte di assassini e cospiratori politici. .2 – Le statue dei Dioscuri.Collocate nel 1847 davanti alla porta di Palazzo Reale (in Piazza Castello), le Statue dei Dioscuri segnano la linea di demarcazione tra la città sacra e quella diabolica.Castore e Polluce, ‘gemelli diversi’ figli della stessa madre ma di padre diverso (Zeus e un umano) tagliano in due l’energia della città.Dalla parte di Castore, la magia nera, dalla parte di Polluce (la statua con la stella sulla testa), l’energia buona.Qui in passato si trovava la Sacra Sindone e da qui, si dice, sono partite le dodici linee immaginarie che dividono la città in 12 settori dedicati ai segni zodiacali.Piazza Castello fu anche luogo di roghi durante l’Inquisizione, che aveva sede nella Chiesa di San Domenico (in via Milano); d’altra parte, era il luogo dove si celebrava San Giovanni con il falò del solstizio d’estate.Al centro del falò viene inserita la sagoma di un toro e se la pira cade in direzione di Porta Nuova, sarà un anno fortunato, in direzione opposta, determina un anno difficile.(NB: nel 2019 è caduta in modo propizio, ma nel corso del 2020 l’esito deve essere stato dimenticato).Troviamo i segni zodiacali, in forma non tradizionale, su una parete del Duomo di Torino. Questa meridiana pone i segni su due fasce verticali e non sulla ruota. Sopra il Capricorno (solstizio d’inverno) che incrocia il Cancro (solstizio d’estate).3 – Mole Antonelliana.La Mole fu costruita intorno al 1848, quando Carlo Alberto concesse per statuto la ‘tolleranza’ dei culti non cattolici. Doveva essere una sinagoga, ma le ambizioni dell’arch. Antonelli erano talmente elevate che i costi di costruzione erano lievitati enormemente, con conseguente rinuncia da parte della comunità ebraica.La lettura esoterica vuole che la costruzione sia una rappresentazione delle energie maschili, una grande ‘antenna’ rivolta verso il cielo e che irradia energia positiva.Una curiosità: dello stesso architetto, Casa Scaccabarozzi. Tra corso San Maurizio e via Giulia di Barolo si trova la ‘Casa Fetta di Polenta’: 9 piani, di cui 2 interrati e un lato che non supera i 60 cm.Se la si guarda da via Artisti sembra un foglio di carta: una casa non una casa.4 – Chiesa della Gran Madre di Dio.La Chiesa della Gran Madre di Dio è il primo simbolo dell’esoterismo cittadino: qui, infatti, si svolgevano i riti dedicati alla ‘Grande Madre’ Iside, moglie di Osiride. Si dice che i riti si svolgessero negli itinerari della Chiesa.La leggenda vuole che una ragnatela di passaggi sotterranei collegasse la Chiesa a Piazza Castello.Progettata dall’arch. Bonsignore (Torino) ispirata al Pantheon di Roma e alla Madeleine di Parigi e costruita come ex voto per celebrare il ritorno di Carlo Alberto di Savoia.All’interno della Gran Madre si trova un ‘sacrario’ che conserva i resti di 4000 giovani morti durante la Prima Guerra Mondiale.Per gli amanti dell’esoterismo, la figura della donna velata che alza il calice indica il punto in cui è nascosto il Santo Graal, la coppa usata da Gesù durante l’Ultima Cena e che raccoglie il suo sangue.5 – La fontana dei 12 mesi (Parco del Valentino)La fontana dei 12 mesi (Parco del Valentino) nasconde un segreto: secondo la leggenda, Feronte – che aveva poca esperienza nella guida dei carri solari – si schiantò contro la volta celeste e Zeus, per contenere i danni, lo fece cadere proprio sulle rive del Po.Lì nacque il Sacro Bosco da cui nacque la città. Naturalmente si tratta di una leggenda.6 – Il Museo Egizio.Il Museo Egizio di Torino fu inaugurato nel 1824 e voluto da Napoleone che scelse la città come sede in modo non casuale: le residenze sabaude – se unite idealmente da una linea, formano una stella a 5 punte, simbolo di conoscenza esoterica:il Castello di Moncalieri il Castello di Stupinigi il Castello di Rivoli il Castello di Venaria Superga, dove sono custodite le tombe reali (una visita assolutamente da fare, perché ci racconta qual era il ruolo delle donne reali – dedite a sfornare figli – e perché c’è la scala elicoidale dello Juvarra – abate di corte e architetto messinese).Si dice che il Museo sia un campo di battaglia di energie positive e negative, a causa dei sarcofagi che contiene.Lungo via Lascaris e via Arsenale ci sono molti diavoli dei palazzi che ospitavano i massoni e che osservano i passanti. Diavoli sulle porte, diavoli con lampade in mano. Piuttosto inquietante.Piazza San Carlo . Il Toro di bronzo portafortuna: la leggenda vuole che calpestare i testicoli del toro porti fortuna.E ora passiamo all’altra parte del centro storico.Si consideri infatti che la città si sviluppa su una sorta di croce che dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova termina in Piazza Castello; oltre la piazza abbiamo il Duomo dove sono custodite la Sindone e le Porte Palatine.L’asse di cui parliamo è tagliato da una strada che dalla stazione di Porta Susa termina alla Gran Madre.7 – La fontana Angelica (Piazza Solferino)La fontana dell’Angelica (Piazza Solferino) rappresenta le tre stagioni. È considerata la ‘Porta dell’Infinito’.L’autunno e l’inverno sono statue maschili (i giganti Boaz e Joaquin) che sostengono le Colonne d’Ercole; la primavera e l’estate rappresentano la Virtù e il Vizio. L’acqua rappresenta la conoscenza, il battesimo della rinascita umana.8 – La Porta del Diavolo (Via XX Settembre 40)La Porta del Diavolo (Via XX Settembre 40) deve la sua fama al batacchio centrale in cui è scolpito il diavolo che guarda i visitatori che bussano alla porta.Per bussare, due serpenti uniti dalla testa.Si dice che la porta sia apparsa una notte, in seguito all’invocazione del diavolo da parte di un apprendista stregone. Il diavolo si arrabbiò e imprigionò lo stregone dietro la porta.Questa è la versione storica della creazione di questa porta.Per quanto riguarda la versione ‘magica’, sembra che la porta sia apparsa dal nulla una notte. Si dice che quella notte l’apprendista di uno stregone avesse invocato le forze oscure e Satana stesso. Il Diavolo, infastidito da questa invocazione, decise di punire lo stregone imprigionandolo dietro la porta che la vittima non riuscì mai più ad aprire.Un’altra curiosa leggenda su questo edificio: si dice che nel 1600 vi si trovasse la Fabbrica dei Tarocchi. La carta dei Tarocchi legata al diavolo è la n. 15. 15.E all’epoca il numero civico dell’edificio era 15, non 40 come oggi!TOUR MAGICO DI TORINO.Il tour è sempre organizzato e gestito da Somewhere Tour & Events ed è il primo e originale tour della Torino Magica.Potete acquistare il tour di Torino Magica a questo link come ho fatto io (leggete la mia recensione completa su State) in alternativa anche QUI o QUI (il prezzo è sempre lo stesso – 25 euro).5 – I personaggi della Torino Magica.La presenza di Nostradamus a Torino risale al 1550 circa e la scelse per approfondire i suoi studi di alchimia. Voleva visitare i laboratori segreti (le ‘Grotte Alchemiche’), di cui non sono mai state trovate tracce, ma che gli studiosi di esoterismo dicono esistessero e che solo i Savoia conoscessero la loro esatta ubicazione.Arrivò a Torino con il compito di trovare un rimedio per la duchessa Margherita di Valois, per metterla incinta.Grazie al suo ‘rimedio’, nacque Carlo Alberto I, di cui Nostradamus predisse la morte a 69 anni (‘sulla strada di Gerusalemme, quando un nove si troverà di fronte a un sette’).Si dice che si sia fatto avvolgere nella Sindone, prima di morire per la peste portata dai lanzichenecchi.Cagliostro arrivò a Torino nel 1788, preceduto dalla sua fama di operatore di miracoli, ma anche di truffatore delle corti francesi. La sua presenza suscitò invidie tra i massoni che ne provocarono l’espulsione, temendo che potesse creare scompiglio. Nel momento in cui se ne andò, lanciò un anatema contro la città: ‘Torino, ti maledico’;De Chirico la definisce enigmatica e ambienta alcune sue opere proprio a Torino;Nietzsche fece il suo incontro con la follia, proprio a Torino; riteneva che la città fosse stata costruita appositamente per le dissertazioni filosofiche;Dalla metà dell’Ottocento arrivano a Torino vari personaggi dell’occultismo, con il beneplacito dei Savoia che guardano a queste pratiche con simpatia.Nel 1900, per 91 anni, il veggente e sensitivo visse a Torino Role.6 – Libri sulla Torino magica.Per concludere questo articolo sulla Torino magica, vorrei consigliarvi alcuni libri, così, nel caso in cui non possiate partecipare al tour ma vogliate conoscere l’intera storia, saprete dove andare.TORINO MAGICA – Vittorio del Tufo.Ordinato ma non ancora letto, però dalla descrizione sembra davvero bellissimo: Tracce, voci, storie, ricordi dal cuore magico di Torino, città misteriosa, simmetrica, sfuggente. Misteriosa. Simmetrica. Elusiva. Ma anche stazionaria, orgogliosa, ostinata. Nata all’incrocio di due fiumi e di tante leggende, enigmi di luce e di tenebra, Torino ha sempre avuto un rapporto molto stretto con la sua dimensione magica. Come la danzatrice delle Mille e una notte, l’antica capitale sabauda si svela a poco a poco: un velo, poi un altro, un altro ancora.TORINO MAGICA, FANTASTICA, LEGGENDARIA – Massimo Centini.Organizzato come un’enciclopedia con la trattazione di oltre trecento voci, il libro affronta i racconti di molte leggende legate alla città, popolata da personaggi e tradizioni, luoghi tra passato e presente. Si parla di grandi uomini, come Peter Kolosimo e Gustavo Rol, di luoghi come La Gran Madre e il Musinè, di percorsi come quello intorno ai draghi presenti sulle facciate delle case, di biblioteche esoteriche e del Museo del fantastico.GUIDA INCREDIBILE, MAGICA E MISTERIOSA DI TORINO. LUOGHI, FATTI. PERSONAGGI, TRADIZIONI – Enrico Bassignana.Una vera e propria guida alla Torino magica, l’ho letta e la consiglio.Raccoglie i principali luoghi, personaggi ed eventi di ogni genere, grazie ai quali è possibile affermare che ‘Torino è una città magica’, e termina con le 50 tappe di un possibile ‘Grand tour’ nei luoghi più misteriosi e intriganti della città.Esistono altri libri sulla Torino magica, ne trovate un bell’elenco QUI su AMAZON.Torino esoterica: guida completa alla città della magia.Perché Torino è la città esoterica più famosa d’Italia? Scoprite il lato nascosto e chiaroscurale del capoluogo piemontese.Il bianco e il nero, il Bene e il Male, la luce e l’oscurità: c’è qualcosa di diverso a Torino, lo si sente nell’aria. De Chirico, famoso pittore italiano, ha trovato a Torino la massima ispirazione per le sue opere d’arte metafisica. L’aura misteriosa che circonda la città e la tensione emotiva che aleggia per le strade hanno infatti origini antichissime, un’eredità magica così potente da trasformare Torino nella città esoterica più famosa d’Italia.’Torino è la città più animata, misteriosa, inquietante del mondo intero’ – Georgio De Chirico.Torino ha due anime: si unisce a Londra e San Francisco per creare il triangolo della Magia Nera, ma si trova anche al centro del triangolo della Magia Bianca, insieme a Lione e Praga. Una disposizione soprannaturale che risale a tempi lontani, quando la dea egizia Iside chiese a suo figlio Fetone di gettare le fondamenta di una nuova città proprio dove il fiume Po, personificazione del sole, incontrava il fiume Dora, simbolo della luna. Un pezzo di terra dove si sono uniti antichi poteri si mescolano, tagliati in due dal 45° parallelo.Torino dall’alto (@ema_therabbit)Il risultato è una città contrastante, dove il giorno appartiene al Bene e la notte è governata dal Male, dove la magia si sente a casa. L’anno scorso Torino è stata insignita del titolo di ‘Capitale mondiale della magia’ grazie ai ‘poteri magici’ di 15.000 persone che si sono riunite in Piazza Castello per i festeggiamenti di Capodanno e hanno eseguito il più grande gioco di prestigio del mondo.Il meglio di Torino Esoterica: dove la magia è di casa.La magia chiama ancora più magia. Grazie al suo fascino e alla sua natura unica, Torino è diventata la patria di alcune delle figure esoteriche più famose del nostro secolo. Primo fra tutti Gustavo Rol, conosciuto come ‘l’uomo dalle mille possibilità’, che non solo ha emozionato lo stereotipo del medium misterioso al suo meglio, ma che è stato anche capace di trasformarsi in una creatura mistica che tutti volevano intravedere. Stiamo parlando di poteri immensi, dalla telepatia e telecinesi al potere di guarigione e levitazione!Il ritratto di Gustavo Rol (@Archivio Franco Rol)Una targa per ricordare il medium è stata posta in via Silvio Pellico 31, appesa sulla facciata dell’edificio grigio dove Rol ha trascorso la maggior parte della sua vita. Casa Rol è eccentrica come lo era il suo abitante: un trionfo di mobili antichi e tende di raso che culmina nella ‘Sala degli specchi’, il laboratorio spirituale di Roi dove era solito testare i suoi poteri.Interno di Casa Rol (@Archivio Franco Rol)Dopo Rol non possiamo non citare un altro protagonista della Hall of Fame torinese: l’architetto, pittore, scrittore e pilota d’aerei Carlo Mollino. Figura eclettica e inquieta, Mollino è ricordato come uno dei più talentuosi progettisti italiani del Novecento, con un gusto per l’insolito che pochi hanno saputo replicare con la stessa creatività e sensualità. Tra i capolavori architettonici che ha realizzato in città (come la Camera di Commercio e l’Auditorium della RAI) la ristrutturazione del Teatro Regio è probabilmente il più grande di tutti. Giochi di volumi e riflessi, scelte coraggiose e influenze d’avanguardia: Mollino non ha lasciato molto della precedente versione settecentesca del teatro (che fu completamente abbandonato dopo l’incendio che lo distrusse nel 1936) lasciando spazio a forme completamente nuove.La platea a forma di ostrica, sorvegliata da un singolare lampadario in stile ‘stalattite’ (@TeatroRegioTorino)Casa Mollino è la più grande prova del suo talento artistico. L’intera casa è piena di misteriosi riferimenti alla cultura egizia, dal letto a forma di barca (per un viaggio in una nuova dimensione?) al tavolo che sembra un monumento funerario. Lo stesso Mollino ha definito l’appartamento come la ‘casa per il riposo del guerriero supremo’; eppure, l’architetto non vi ha trascorso nemmeno un giorno!Casa Mollino, soggiorno (@Beatrice Brandini)Non si può parlare di arte egizia senza citare il famosissimo Museo Egizio, una vera eccellenza italiana (seconda solo a quella del Cairo), dove Torino onora il suo duraturo legame con gli antenati. È tra le 6.500 antichità conservate nel museo che la guerra torinese tra il Bene e il Male raggiunge il suo culmine. Anche sculture, sarcofagi, papiri e amuleti sono chiamati a schierarsi con la Luce o con le Tenebre: tutti gli artefatti appartenenti o raffiguranti Thutmose III, padre delle discipline esoteriche egizie, sono portatori di energia positiva, mentre quelli legati alla figura di Tutankamon, il faraone maledetto, sono discepoli delle forze del Male.Torino esoterica: tutti gli eventi da non perdere.Una volta svelato il lato più enigmatico della città, diventa quasi impossibile vederla ancora con gli stessi occhi. Per vostra fortuna, trovare la magia a Torino non è così difficile. Il Festival Esoterica vi aspetta il 17-18-19 maggio 2019 per farvi vivere tre giorni dedicati al mistero. Conferenze, seminari, meditazioni, laboratori magici e giochi di prestigio dal vivo di alcuni dei maghi più famosi d’Europa celebreranno la potente aura mistica della città e promuoveranno una vera e propria ‘magia culturale’ delle arti esoteriche.A settembre si potrà godere anche di Torino Spiritualità – il precedente evento del 2018 incentrato sulla necessità di aprirsi al dialogo interiore e alla riflessione personale che combatte la sonnolenza spirituale della nostra epoca. Perché ‘qualcosa di incalcolabile esiste, e dobbiamo proteggerlo dalla morsa del mondo’.Come non perdere il meglio che il capoluogo piemontese ha da offrire? Scegliete uno dei nostri ostelli a Torino e continuate a leggere per scoprire dove il Bene e il Male si contendono il controllo della città!Il tour esoterico di Torino tra zone ‘bianche’ e ‘nere’.Tra antiche leggende e misteri impenetrabili, Torino mostra al visitatore più attento il suo doppio volto, due percorsi opposti che serpeggiano nel centro urbano, alcuni al buio, altri alla luce. Il nostro tour alla scoperta dell’esoterico a Torino inizia nel cuore pulsante della Magia Bianca, all’interno degli splendidi Giardini Reali che si trovano proprio di fronte alla monumentale vasca marmorea che ospita la Fontana dei Tritoni. L’opera raffigura una Nereide mentre si diverte tra getti d’acqua in compagnia di numerosi Tritoni, i figli di Poseidone. Un inno alla spensieratezza della primavera, immersa nell’elemento purificatore per eccellenza, l’acqua.Seguiamo il flusso di energia positiva fino alla Chiesa della Gran Madre, un edificio religioso unico nel suo genere, sorprendentemente senza croci, ma con un timpano greco, di proprietà del comune. In compenso, si sussurra che al suo interno sia custodito il Santo Graal, il calice usato da Gesù durante l’Ultima Cena. L’indizio più grande? Le due singolari statue della Fede e della Religione sedute sui gradini. La prima, in forma di angelo, porta il simbolo dell’occhio divino sulla fronte e guarda con riverenza la donna accanto a lei, la Religione, che guarda con espressione smarrita verso l’orizzonte e con una coppa (il Santo Graal?) nella mano sinistra. Alcuni esperti di esoterismo affermano che la direzione in cui guarda la statua indica il luogo di sepoltura del calice, nascosto negli angoli più bui di Torino.Vittorio Veneto (@mattiacaravello)Il prossimo luogo da visitare è piazza Solferino con la Fontana Angelica. In ricordo dei miei genitori, questa fontana, fondata dal ministro Vasinotti come monumento, viene comunemente chiamata ‘ingresso dell’infinito’. L’allegoria delle quattro stagioni, tradizionalmente attribuibile ai complessi scultorei, assume un nuovo valore spirituale se vista attraverso filtri magici. In passato, gli uomini hanno superato la tentazione del tradimento di Amore (love), e si sono fatti condurre dalla Virtù (virtue) verso i due leggendari guardiani delle colonne d’Ercole Boaz e Joaquim. Boaz e Joaquim mantengono la dimensione della conoscenza intelligente (rappresentata dall’acqua che scorre libera dalle due anfore segnate sotto il segno dell’Ariete).Grande protagonista di Torino, Morere Entreya è l’ultimo avamposto di energia ‘buona’ che sorveglia silenziosamente la città dall’alto. Fu affidato dalla comunità ebraica nell’Ottocento e abbandonò la struttura della sinagoga per diventare l’edificio in muratura più alto del mondo con oltre 163 metri di altezza. Qual è la ragione di una lotta così accanita contro il cielo? Si dice che sia come un’antenna che assorbe l’energia aggressiva che sale dal suolo e la trasmette in tutta la città.Uno sguardo ravvicinato al Morere Entreya (@Stefano_ditella)Il triangolo della Magia Bianca si estende fino a Piazza Castello: oltre la porta di Palazzo Reale, Torino appartiene al buio. Due dei miti greci Dios Curie che informano dell’inizio del regno del male, Castore e Polluce difendono i confini che separano Torino sacra da Torino cattiva. Secondo la teoria più ardita, si dice che Castelo Plaza nasconda tre grotte alchemiche nel suo suolo inferiore.La porta di Palazzo Reale (@ piemonte.abbonamentomusei.it)Dirigendosi verso ovest seguendo il sentiero della magia nera, si trova il nucleo nero di Torino, la Statua e la piazza. La bella piazza Risorgimento ha un passato oscuro. Quest’area, esclusa dal perimetro della città, era adibita a cimitero romano e luogo di crudeli esecuzioni. Da allora, la piazza simboleggia l’eccellenza del simbolo del triangolo della Magia Nera, la fontana del Trafo del Frejus. Tra le alte piramidi di pietra che sono cresciute in nome dei lavoratori feriti, l’arte esoterica ha visto l’opera del diavolo. Si dice che un angelo dallo sguardo indifferente verso l’essere umano che si vede ai piedi in cima sia Lucifero, un angelo della ribellione bandito dalla terra.Piazza Stuarto (@ lucrezia485)Che dire poi della Porta del Diavolo? Attualmente il portone d’ingresso di Palazzo Trucchi di Levaldigi, sede dell’Anca Nazionale del Lavoro, fiorisce negli ultimi anni come attrazione turistica. Secondo la leggenda cittadina, una porta di legno profondamente intagliata apparve magicamente in una notte di tempesta. Lo sciocco apprendista evocò il diavolo senza permesso. Come punizione, fu imprigionato per sempre nel palazzo dietro la porta che si pensava fosse impossibile da aprire.L’ultima introduzione si trova fuori dal centro di Torino, sulla collina di Ranzo, dove si dice sia apparso il diavolo. A quel tempo, Ransingi si trovava in una situazione critica. Il ponte in costruzione dello Tsura continuava a crollare ed era impossibile andare a Torino. Lì, il diavolo promise assistenza in cambio dell’anima umana. Ma quando arrivò il momento del sacrificio, Ransesi lasciò che il cane attraversasse il ponte. Il diavolo era estremamente arrabbiato per il tradimento e, sbattendo la sua enorme mano, lasciò un profondo buco nel letto del fiume visibile dal Ponte dei Demoni.

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